La muffa, l’umidità, una casa troppo fredda in inverno e troppa calda in estate e gli eccessivi consumi di riscaldamento rendono la tua vita complicata?
Mi presento: sono l’ingegner Riccardo Raimondo di Isolarelacasa SRL, esperto in patologie domestiche.
L’esperto che risolve quei problemi della tua casa che ti creano disagio.
Con interventi applicabili anche in case abitate ed arredate in ogni periodo dell’anno potrai dire addio a:
- muffa
- umidità
- casa troppo freddo d’inverno
- casa troppo calda d’estate
- eccessivi consumi di riscaldamento
Il tuo benessere è la mia pubblicità
La mia politica è proprio quella di minimizzare l’intervento dando la massima resa al fine di far star bene il cliente. Ed un cliente contento mi farà un’ottima pubblicità.
Una cosa che mi caratterizza è la dedizione al lavoro e l’impegno che ci metto in quello che faccio.
Un aneddoto per conoscermi meglio
Ti farò sorridere: a dicembre del 2011 mi sono fatto molto male ad un ginocchio e sono stato operato. A due ore dall’operazione ero già con il computer in mano a fare preventivi (in realtà per tenere occupata la testa). Dopodiché, dimesso dall’ospedale, è iniziata la trafila della riabilitazione. Tutte le mattine dovevo recarmi alle 8 dal fisioterapista, chiaramente accompagnato da mia moglie in quanto non potevo guidare.
Era quell’inverno freddissimo del 2011-2012 quando le temperature sono scese a -18°C ed era tutto ghiacciato per terra, almeno dalle nostre parti in Piemonte. Immagina di dover andare in giro con le stampelle sul ghiaccio!
Ah già, dimenticavo un dettaglio non trascurabile, mia moglie che mi accompagnava ogni giorno, per sostenermi, era incinta del mio secondogenito al 7° mese (e a quell’epoca era già veramente ingombrante di pancia).
Alle 8,45 terminata la fisioterapia si partiva per i sopralluoghi, alla guida mia moglie ed io di fianco! Chi si ferma è perduto, dicevamo… e giù a macinare dei chilometri. Quindi si arrivava all’appuntamento a casa del cliente, si parcheggiava l’auto, mia moglie scendeva col suo pancione (già il cliente sorrideva teneramente, una donna in dolce attesa fa sempre tenerezza) e veniva dalla mia parte per aiutarmi, mi apriva la portiera, mi passava le stampelle e scendevo anch’io, magari in mezzo alla neve o al ghiaccio.
A quel punto mia moglie prendeva dal bagagliaio dell’auto il trolley dei documenti e la valigetta del trapano (sempre perché in gravidanza non bisognerebbe fare sforzi eccessivi) e pian pianino entravamo in casa per il sopralluogo. Non ti dico le facce dei clienti quando assistevano alla scena. Ma non è finita, siccome per vedere come era fatto all’interno il muro dovevamo fare un buco di ispezione io “mollavo la stampella” a mia moglie, puntavo il mio fidato trapano con carotatrice al muro per tenermi in equilibrio e via, il buco è fatto!
A questo punto finalmente il cliente ci chiedeva di accomodarci in casa per poter redigere il preventivo. Ma credimi, era solo una formalità. Non te so dire se per “pietà della situazione” o perché comunque avevamo trasmesso serietà o per quale altro motivo, ma il rapporto di conversione tra preventivo ed esecuzione del lavoro era di 1:1.
Che periodo! Purtroppo non ho una foto di me che buco il muro in quelle situazioni, ma chiedere a mia moglie di portare anche la macchina fotografica sarebbe stato davvero troppo (a quell’epoca non avevo ancora questo smart phone moderno).
Ma non è finita! Tra le mie altre disavventure ad ottobre del 2018 ho avuto un brutto incidente che mi ha trattenuto per qualche giorno in rianimazione all’ospedale. Quando mia moglie fu fatta entrare in reparto ero steso nel letto attaccato ad un sacco di monitor con la maschera dell’ossigeno, ma comunque intento a spiegare al rianimatore come poter isolare le falde del suo tetto per non avere freddo nel prossimo inverno.
Non ce la faccio proprio a staccarmi dal lavoro, credo che far star bene la gente che ha problemi in casa per me sia una missione!